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Channel: MadMood

n. 38/1

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Eravamo di nuovo al LocaleSullaStrada, il Dolcino ed io. Volevamo assaggiare il pranzo a base di pesce che il Cuoco aveva preparato – ma nessun luogo batterà mai quella carbonara di pesce che ho elogiato a Viareggio prima di “svenire” sul tavolo. A prescindere da ciò, eravamo al LocaleSullaStrada ad aspettare e intanto assaggiavamo i bocconcini dell’aperitivo sopra il banco. E ad un certo

n. 39/1

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Mi aveva mandata a casa senza lavorare. L’aveva fatto perché la giornata lunga di lavoro di ieri e il pranzo incasinato di oggi, sommato alle tante settimane senza un dì di pausa, mi avevano resa particolarmente stanca. Aveva anche provato ad offrirmi la cena… ma la pizza mangiata alle 4 del pomeriggio intimava alla mia fame di stare ancora lontana (dato che erano appena appena sopraggiunte le 7

n. 40/1

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Quello che più mi piace dei personaggi orsosi è il romantico che nascondono nel fondo del loro cuore. Naturalmente tutto ciò non vale per il mio Dolcino,  il cui soprannome – notoriamente – adoro solo per l’evidenza del contrasto con il suo caratteraccio! Tuttavia, avendo oggi il pranzo libero da impegni lavorativi… andiamo al Vecchio Holden… che non è assolutamente il nostro luogo di lavoro…

n. 41/1

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C’eravamo tanto amati Una foto su fbk m’aveva messa in allerta. Era di sua sorella. Ma non c’era il luogo. Scusate: non era stata inserita la localizzazione geografica. C’era il mio ex Rotolo spagnolo ed il suo Perfecto Pomodoro. Erano riuniti in un giardino intorno ad un tavolo imbandito, sotto la pompeiana, con dei bambini in braccio e tante altre persone.  Mi dev’essere venuto uno di

n. 42/1

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La stanchezza dell’altro dì, probabilmente, è stata solo un campanello d’allarme. Mi voleva avvisare che presto le mie intimità avrebbero accolte escherichia coli a volontà: batteri maledetti che mi han portato cistite e doloretti. Per questo ieri sono rimasta tutto il giorno a casa tranne andare dal dottore per l’antibiotico e gli esami. Per questo sono corsa in farmacia e poi, esperta, ho

n. 43/1

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Ho in mente l’immagine che, dal tavolino fronte bar seduta al quale sto mangiando un esagerato piatto di bigoli con l’arna, la mia vista periferica ha passato alla mia attenzione. Di fronte, nel tavolo più in là di questo Vecchio Holden semivuoto dei venerdì estivi, ho un cliente logorroico e soporifero che tutti quanti non-solo-qui evitiamo garbatamente. Ma tutti quanti, tranne me convalescente

n. 44/1

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Beh  cmq  ciao  entro in doccia. mi laverò i capelli  ci vorrà un'ora prima che sia pronta  spero tu sia vivo.  Io arrivo quando arrivo Poteva essere poesia... invece Mi ero innervosita e mi erano un po’ girate. Perché il Dolcino, sempre, si comporta alla medesima maniera che detesto. Dice o scrive “ci sentiamo dopo” e il dopo cui si riferisce non arriva mai. Così, infastidita oltre

n. 45/1

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Glielo avevo proposto qualche giorno fa, a Frater, di venire ad assaggiare i nuovi hamburger del Vecchio Holden. Il cuoco se n’è andato, la carne è cambiata, il panino si fa con l’impasto della pizza e al momento dell’ordinazione. In realtà… sono ormai prelibatezze che, altrove, si sognano un po’ tutti. Così, stamattina che sono qui a dare una mano senza davvero lavorare, dopo aver comprato

n. 46/1

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Ho dovuto per forza fotografarlo. Cosa? Il piano del tavolino all’ingresso del LocaleSullaStrada dove, stasera, non ho bevuto quasi 4 birre piccole. L’ho dovuto fotografare in ricordo di quelle antiche fotografie che scattavo in tempi non sospetti. Quando, ciò chi mi piaceva, erano le tazze vuote delle colazioni in compagnia e non, come oggi, i rimasugli dell’ultima mia birra sversati qua

n. 47/1

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Nessuno ci crederà – e qualcuno è rimasto schifato alla scoperta, ma la Mad e il Dolcino … hanno portato Gatina fuori con il guinzaglio. Già… l’idea fa ridere un po’ tutti, ma il motivo c’è ed è anche buono. Il Dolcino teme che, lasciando libera Gatina per il giardino, costei scappi saltando in strada in conseguente pericolo di vita per le auto che passano troppo velocemente per evitare di

n. 48/1

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Tutta Speranza Avevo appena finito di lavorare. Mi ero appena seduta a mangiare nell’esterno del LocaleSullaStrada. Stavo già masticando un pezzo della mia pizza commissionata per la cena a fine turno… quando è arrivato un messaggio. Era l’Amica Chica… che scriveva dal Canada del suo moroso e, finalmente, si faceva viva. Non le rimprovero nulla, perché nemmeno io mi faccio mai sentire… ma

n. 49/1

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Quando arriviamo al Vecchio Holden è mattina inoltrata. Passiamo di lì perché è giorno di riapertura settimanale e c’è da preparare il locale. Arriviamo lì e scopriamo che oggi, esattamente oggi, è il compleanno del nostro bravo Cuoco-Pizzaiolo. Talmente bravo, ultimamente, che ho suggerito al grande capo di cercare un nuovo pizzaiolo, più che un nuovo cuoco… visto l’impegno e i risultati del

n. 50/1

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Avevo già parcheggiato fuori dal LocaleSullaStrada. Avevo avvisato il Dolcino che ero arrivata e gli avevo già detto che non avevo alcuna voglia di entrare per pranzare.  Ce l’avevo con il Maître Altoatesino [il socio del Dolcino nonché titolare del LocaleSullaStrada]. Ce l’avevo perché, ieri sera, avevamo questionato dopo che io non mi ero presentata a servizio per il pranzo in un giorno in

n. 51/1

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Il Dolcino somiglia al mio papà. Lo ripetiamo continuamente, ne ridiamo e ci preoccupiamo… Mater ed io.  Perché?! Oggi, per ringraziare del servizio svolto dalla macchina di Mater in assenza dei miei in ferie e in mancanza di quella del Dolcino per problemi vari, dovevamo lavare la Fiesta Bianca. Dentro e fuori. Così aveva stabilito il Dolcino che la voleva riconsegnare perfetta alla

n. 52/1

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Ieri o l’altro ieri un suo amico gli aveva proposto:  «Domenica a pranzo venite a Valstagna, se il Vecchio Holden è chiuso?» E Lui, il Dolcino, a mezzogiorno della domenica, appena saliti in auto… decide di sì e parte per la montagna. Che non è montagna per davvero… ma a Mater avevo scritto che non sarei stata presente a pranzo perché “stiamo andando a mangiare in montagna” ricevendo come

n. 53/1

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Non chiedetemi perché, ma sempre – e non è cambiato da quando qualche anno fa scrivevo la simile rubrica – i video di rivalsa, di conquista, di sforzo e concentrazione massimi per raggiungere un obiettivo che pare impossibile, quelli che mostrano al Mondo la pasta di cui siamo fatti e le capacità che abbiamo… mi commuovono. L’avrò scritto migliaia di volte in questo blog. Non chiedetemi

n. 54/1

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Ho in mente l’immagine di due amici, un uomo e una donna, che, seduti su degli sgabelli di un locale vicentino, mangiano la peggior piadina mai mangiata in vita loro e bevono una spiacevole birra bionda, che non è più HB. Ho in mente l’idea di un soprannome che potrebbe cambiare, modificandosi dal Cavaliere Rosso che in anni passati mi faceva sentire accettata, ad un Barba Rossa che mi sa più da

n. 55/1

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Ci siamo seduti sulle sedie bianche di questa Casa Bianca che, oramai, era ora di cena. Ci siamo seduti dopo aver camminato avanti e indietro dal parcheggio cercando il locale a noi consigliato per un aperitivo da compleanno che, in compagnia dell’Orso Dolcino, avrebbe dovuto portare un’atmosfera romantica. E, accoccolati di fronte ai musicisti che iniziavano la loro esibizione, ho sorseggiato

n. 56/1

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Erano in quattro ed erano seduti al n. 101. Erano una mamma, un papà e due figlie femmine. Avevo portato alla più piccola uno dei nostri piatti per bambini: due wurstel e delle patatine. La più grande, per non sbagliare, aveva sì preso una pizza… ma sempre con wurstel e patatine.  Il patatrac è avvenuto quando, per ultima, è giunta la pizza della sorella più grande. Aveva le patatine

n. 57/1

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Me lo ricordo che, ieri sera, mentre tornava dentro al Vecchio Holden chiuso a fine serata; mentre prendeva un poco di prosciutto stretto in un pezzo di carta; mentre lo portava fuori, e lo posava per terra vicino alla gatta bianca e grigia che girovagava intorno alla porta del ristorante, commentava un poco perplesso: «Diventerò un gattaro!» Era anche un poco schifato, forse, il Dolcino,

n. 58/1

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Così succede che, nell’unico e ultimo week end di questa estate afosa e calda, il tempo ci benedica e la pioggia rovini la serata delle tante persone disperse in giro a sagre. Così succede che, assolutamente impreparati ai sabati invernali[tranne che per la mia previdenza di aver pulito e apparecchiato il soppalco nuovo chiuso da mesi]… all’improvviso ci ritroviamo sepolti da milioni di clienti 

n. 59/1

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A volte il Mondo è strano. Spesso sono strani i suoi abitanti. Ogni tanto lo sono i clienti del Vecchio Holden. Oppure sono premurosi e attenti. Chissà. Quali pensieri aveva, ad esempio, nella testa il capofamiglia che oggi, a pranzo, ha mangiato al n. 100 con la moglie e i suoi due figli, non lo saprò mai. Che qualcuno si faccia problemi per aver disturbato all’ora di pranzo, telefonando per

n. 60/1

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Ma le meraviglie quotidiane cosa sono?! Sono le coincidenze, i casi della vita, il destino che fa incrociare le esistenze. Ed è di questo che io voglio raccontare, scrivere, leggere e ricordare. Qui io voglio dirvi che gli incontri inaspettati rendono le giornate piovose solari come se fosse ancora estate. [ok, ok, dal punto di vista puramente scientifico ci siamo ancora, in estate. È il meteo

n. 1/I

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È la terza volta Ben tornata a casa, Mad.   È la terza volta che ci provo. Sarà quella buona? Oppure no? [Gatina m’ha interrotta vomitando in giro per la casa] Ma stanotte l’ho sognato: che ricominciavo! E allora eccolo il miracolo, o la meraviglia: il fatto stesso che sia qui, ora, seduta al mio pc (nuovo e diverso) a scrivere cagate.  Posso dire che m’è mancata… la sensazione

prova